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venerdì 20 marzo 2015

Ristrutturazione del debito del piccolo imprenditore e del consumatore (famiglia). Piano di rientro e stralcio del debito con Equitalia: è possibile regolarizzare la propria posizione debitoria con il Fisco (e non solo). Legge n° 3/12



Piano di rientro e stralcio del debito con Equitalia: è possibile regolarizzare la propria posizione debitoria con il Fisco (e non solo). 
Legge n° 3/12 (Composizione della crisi da sovraindebitamento)

Ristrutturazione del debito del piccolo imprenditore e del consumatore (ossia la famiglia).

Con la legge n° 3/12, il piccolo imprenditore non fallibile (ad esempio il titolare di un’impresa individuale, l’artigiano), ma anche il “consumatore”, ossia una “famiglia” indebitata, possono regolarizzare la propria posizione con i propri creditori (Agenzia delle Entrate, Inps, Inail, Banche etc.) attraverso la presentazione di una semplice istanza da presentare al Tribunale del luogo in cui abita.
Come, dove presentare la domanda e quanto costa
Il “costo” della domanda è pari ad €. 98,00 per il contributo unificato e €. 27,00 per marca da bollo e la richiesta deve essere presentata presso la cancelleria della “Volontaria Giurisdizione” nel Tribunale competente, ossia il luogo in cui abita l’interessato.

Una possibile soluzione dei problemi
La norma è interessante e viene in soccorso a tutti quei debitori che, ad esempio,
a) hanno un enorme debito con Equitalia e non sono in grado di rateizzarlo;
b) hanno rateizzato il debito, ma non riescono più a pagare le rate mensili;
c) sono esposti al rischio di azioni esecutive (pignoramenti) o cautelari (ipoteche) da parte dei proprio creditori.
In buona sostanza, per effetto della domanda presentata dal debitore, il Tribunale si occuperà di nominare un professionista, il quale avrà il compito di redigere l’accordo da far sottoscrivere alle parti interessate.
Il cittadino che non riesce più a pagare il debito con Equitalia (quantificato attraverso le cartelle notificate) attivando questo nuovo procedimento, evita – in primo luogo - di subire pignoramenti sul conto corrente, sullo stipendio, sulla propria autovettura e/o ipoteche sul proprio immobile di proprietà e, in secondo luogo, può beneficiare di un saldo e stralcio, parametrato realmente con la propria situazione reddituale, finanziaria e patrimoniale (capacità economica).
Tale “accordo”, laddove venga “omologato” (autorizzato) dal Tribunale, sarà vincolante per tutti i creditori, inclusa Equitalia (ovviamente).

 di Federico Marrucci

Avvocato Tributarista in Lucca e Pisa 
(presso Studio Legale e Tributario Etruria)
 per maggiori informazioni www.studioetruria.com

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