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mercoledì 6 agosto 2014

Come difendersi dal Redditometro Consigli per il contribuente (Il nuovo “redditometro”, D.M. 24.12.2012, art. 38, D.P.R. n° 600/1973)

Come difendersi dal Redditometro
Consigli per il contribuente


Il nuovo “redditometro”, D.M. 24.12.2012 (art. 38, D.P.R. n° 600/1973) consente al Fisco di “determinare sinteticamente” il reddito del ontribuente su tali elementi:

a) spese certe/spese per elementi certi (il contribuente può dimostrare con prove certe le “reali” spese sostenute ad esempio per il pagamento di mutui, finanziamenti, spese mediche, assicurazioni, contributi previdenziali, manutenzione autovettura – assicurazione, bollo, benzina);

b) incrementi patrimoniali (acquisto immobili, vetture, barche, ristrutturazioni edili);

c) quota di risparmio (vedi consiglio n° 4).











Qui sopra sono scaricabili il file (formato Pdf) del D.M. 24.12.2012 e la successiva Circolare n° 24/E del 2013 in tema di "nuovo Redditometro".

Consiglio n° 1
Rispondete al questionario dell’Agenzia delle Entrate ed alla richiesta di convocazione

Rispetto al “vecchio” redditometro, la nuova formulazione di questa tipologia di accertamento necessita di un “primo” (ed obbligatorio per legge) contatto tra il contribuente e il Fisco per dare la possibilità al primo di offrire chiarimenti oppure per depositare documentazione (art. 38, D.P.R. n° 600/1973, comma 7), rappresentato dall’invio del questionario (art. 32, D.P.R. n° 600/1973) e, successivamente, dalla richiesta di convocazione all’Agenzia delle Entrate.











Consiglio n° 2
Anticipate le mosse del Fisco: depositate idonea documentazione e memoria difensiva prima della notifica dell’accertamento

E’ importante non solo depositare idonea documentazione (attenzione a non consegnare i vostri conti correnti bancari o postali, salvo esplicita richiesta dell’Erario) presso l’Agenzia delle Entrate, ma è opportuno preparare una memoria “difensiva”; a quel punto la “palla” passa al Fisco, il quale avrà l’obbligo di motivare il futuro redditometro, tenendo in considerazione la memoria del contribuente (con annessi documenti), pena la nullità dell’avviso di accertamento.
















Consiglio n° 3
La “famiglia fiscale”: perché utilizzarla e come

In alcuni casi, per ottenere una migliore difesa in sede di redditometro, è fondamentale utilizzare lo “scudo protettore” del c.d. nucleo familiare, ossia la “famiglia fiscale”; in altre parole evidenziare l'esistenza di un centro di imputazione per comprovare che le spese sostenute dal contribuente, in realtà, sono riconducibili ad altri membri della famiglia (inclusa quella “di fatto”).

Consiglio n° 4
Il risparmio a difesa del contribuente

Nel nuovo redditometro, rappresenta un elemento di difesa del contribuente, in quanto quest’ultimo può dimostrare una “presumibile” formazione del risparmio, strumentale al sostentamento delle spese.

Tale situazione si può realizzare quando il reddito “ufficiale” (escluso il risparmio) risulti non congruo con i beni imputabili al soggetto.
Sarà essenziale evidenziare la questione del “risparmio” già nella fase procedimentale del contraddittorio. 
per maggiori informazioni www.studioetruria.com